jeudi 19 novembre 2015

Il Giornale

L’acqua/l’oceano, l’importanza di questo tema che non é nel programma della COP 21.


La 21e conferenza della COP 21 dove la conferenza di Parigi sullo scambio climatico sarà dal 30 novembre all’11 dicembre 2015. Questa conferenza ha per scopo di limitare il riscaldamento della Terra a 2°c, e di trovare un accordo per finanziare i politici climatici dei paesi in sviluppo, per riunire 100 miliardi di dollari per anno a partire dal 2020. Tuttavia il tema dell'acqua/l'oceano non è nel programma perché sarebbe difficile trovare un accordo perché l'oceano è di tutti. L'oceano che copre il 70% della superficie del globo, che assorbe il 30% del CO2 emessa ogni anno dall'uomo nell'atmosfera, ed il 90% del calore dovuto all'effetto serra che produce il 50% dell'ossigeno della Terra.
Le conseguenze del riscaldamento climatico nell’oceano
L'oceano sta anche cambiando. Il riscaldamento dell'atmosfera trascina meccanicamente quello delle acque salate, ciò provoca il dilatamento dell'oceano e il mare salato, questo é sempre più rapido a causa della fusione dei ghiacci che aumenta. I biologi considerano un rialzo del livello del mare di 1 metro alla fine del secolo ciò metterà in pericolo la vita di molte persone. Ma si ignorano ancora le conseguenze locali e le variabilità di questi fenomeni, bisogna ancora vedere le loro conseguenze sulle zone litoranee e la loro abitabilità : erosioni, immersioni o anche la completa scomparsa. Un’altra delle conseguenze è lo sbiancamento dei coralli e la scomparsa degli scogli. Si stima così che il 50% di essi potrebbero sparire all'orizzonte nel 2050, ciò che avrà delle conseguenze dirette su mezzo-miliardo di persone nel mondo. Il rialzo dei nostri rigetti in CO2 trascina un'acidificazione dei mari che minaccia gli ecosistemi marini, con il suo pH che diminuirà di 0,4, sarà tutto ciò che farà aumentare per 3 volte l'acidità dell'oceano. Che accelererà ancora la fusione degli iceberg. Infine, sempre a causa delle attività umane, le «Dead zone», saranno delle zone dove l'ossigeno sparisce e quindi ogni essere vivente che avrà la disgrazia di attraversarli in quel momento morirà di asfissia istantanea.
I piccoli arcipelaghi, a Panama, sono particolarmente                                                            toccati da questo riscaldamento climatico 

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